La piazza fu dedicata all'eroe dei due mondi il 7 aprile del 1899. La pianta ha una forma irregolare in quanto punto d'incontro tra l'antico tracciato della strada che portava a Genova con la via militare (viale Garibaldi), che divideva in mezzo la città e che permetteva un veloce ed agile collegamento tra la stazione ferroviaria e l'Arsenale Militare.
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Il nome "Bastione" ricorda la più antica "rocca" della Spezia, già esistente nel 1273. In realtà la voce è tipica delle fortificazioni che vanno dal XVI sino al XIX secolo e nessun riferimento può essere associato alle "bastie" o rocche che sorgevano sulle colline.
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La piazza è stata dedicata al pluridecorato ufficiale Ramiro Ginocchio medaglia d’oro alla memoria.
Nel lato nord della piazza in passato era posto un monumento a Felice Cavallotti e smantellato durante il periodo fascista, mentre nell’angolo con via vecchio ospedale, dove ora sorge il grattacielo (il primo ad essere costruito in città nell’immediato dopoguerra), sorgeva una caserma dei carabinieri.
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Per chi proviene dalla stazione centrale della Spezia piazza Saint Bon è il primo punto d’impatto con il centro storico spezzino. Attualmente in fase di ristrutturazione, la piazza è una delle principali dello storico quartiere Umbertino
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La piazza ha forma quadrangolare ed è circondata da tre lati da palazzi con portici, che continuano il motivo architettonico della prospiciente via Chiodo. Ornata da due grandi aiuole nel quale sono state impiantate delle palme di particolare bellezza, i giardini che occupavano la piazza sono stati notevolmente ridotti nel secondo dopoguerra in quanto qui si è trasferito il capolinea delle corriere.
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Piazza Mentana occupa attualmente l’area dove in passato sorgeva la “porta a mare”, l’ingresso della città che si apriva nelle mura in concomitanza di via Felice Cavallotti.
Qui in passato sorgeva un ufficio del dazio che rimase in funzione sino al 1857; rispetto a quelli di salita Sant’Apollonia e del Torretto quest’ufficio era sicuramente più importante trovandosi a diretto contatto con l’approdo e col passaggio delle merci che venivano via mare.
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La piazza è stata ricavata in parte dallo smembramento di vecchie costruzioni quando, negli anni venti del secolo scorso, si diede attuazione al piano regolatore della città.
Recentemente rimessa a nuovo, qui si trova il museo del Camec (Centro di Arte Moderna e Contemporanea) che viene ospitato nell’edificio dove in precedenza si trovava il Tribunale.
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La dedica di questa piazza al nostro continente vuol essere un riconoscimento per tutte le genti che la abitano e che, in varia misura, hanno contribuito allo sviluppo della civiltà.
La piazza è una delle più belle ed ariose della città ed è lastricata in porfido con strisce ornamentali bianche ed è dominata nella parte a monte dalla mole della cattedrale di Cristo Re.
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La piazza è dedicata a Giulio Beverini, sindaco della Spezia a cavallo tra il XIX ed il XX secolo; durante il suo mandato ha dato corso ad importanti opere, alcune delle quali hanno lasciato traccia anche nella Spezia di oggi.
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La piazza prende il nome dalla chiesa dedicata ai santi Giovanni ed Agostino, eretta a parrocchia nel 1886. La precedente chiesa di Sant’Agostino si trovava qualche decina di metri più ad occidente dell’attuale chiesa di San Giovanni, a monte della piazza, dove questa termina per dar inizio a via G.Sforza.
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È una delle piazze della Spezia ottocentesca; programmata insieme con piazza Saint Bon e piazza Cavour (piazza del mercato) fu costruita durante l'espansione urbanistica della città in concomitanza della creazione dell'Arsenale Militare.
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Piazza Verdi è uno dei punti focali della città; la presenza di servizi pubblici come scuole, poste ed amministrazione provinciale ne fanno un luogo di passaggio obbligato, area di unione tra la città ottocentesca e quella moderna.
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